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Talvena.S.Giorgio - Piumovimento dalle Dolomiti

Escursioni e curiosità storiche con testi di Gian Garzotto
(Sito parzialmente in costruzione)
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Talvena.S.Giorgio

Dolomiti > Dolomiti bellunesi > Schiara Sud - Rui Frèt

                                        ACCESSO ALLA COSTA SORACASE DA CANDATEN

La Costa Soracase e' un costone boscoso che sale dalla Stanga verso la Pala alta, e termina con una cima a quota 1386 mt. Detta cima stacca con la forc. di Val Orba (m.1320 c.) la Costa Soracase dalla pareti ovest e le zingiolade della Pala Alta.  Detta forcelletta è  raggiungibile anche per un vecchio tracciato  che risale ripido la dx or. della Val Greva e Val Orba  (V.Greva sita oltre Case Brancaleone  salendo la  Val Cordevole).


                                     Col Ross e Costa Soracase dalla Val Cordevole (La Pissa)

                            Costa Soracase e Col Ròs versante Val Laresè dalla alta Costavièro
  
                                                                  IGM 1:25000 rilievi 1888

NB: La forc. di Val Orba (mt.1320) e' raggiungibile dalla Val Laresè ma anche aggirando la Cima Soracase ad ovest a circa m.1340 per percorso di caccia fuori sentiero.

Descrizione:
Da Case Candaten a mt.419 si attraversa la casa della
Forestale proprio salendo il portico tra casa e chiesa e si
risale il prato in direzione nord-est inoltrandosi poi nel bosco.
Circa una quarantina di metri all'interno del bosco si
evidenzia il sentiero che sale verso nord, tagliando il pendio
tra salti di roccia.

                       La Costa e la Cima Soracase vista da Sud a dx la forc. di Val Orba a m.1320.

Il sentiero e' molto largo ed anticamente poteva essere
adibito al trasporto di legname con le 'musse' oppure al
transito di pecore. Esso e' talvolta incavato nella roccia,
supera una cengia molto bella su roccia e quindi un landro che
puo' offrire riparo; esso giunge a quota 850 mt. ad un ripiano
vicino alla spalla del costone.
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NB: Bivio con un sentiero che diagonalmente scende in
direzione della Val di Piero.
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Giunti sul costone, si puo' ammirare la Val di Piero con il
Burel, Forcella Oderz, Forzelon e Costa Bramosa. Questo
panorama sara' costante lungo tutta la costa Soracase.
Il sentiero ora punta verso sud, compie qualche tornante e
supera un ricovero sotto ad un landro. Uscendo sotto le roccie
a destra, sale  portandosi a destra della costa, sopra la
Val Cordevole ed a quota mt. 940, incrocia un sentiero molto
largo che scende a dx in direzione ovest.
Si prosegue diritti verso sud e poi con qualche tornante ci si
porta sopra ad un colle panoramico (mt.1020) all'altezza del
col Rosso (mt.1010) che e' possibile raggiungere traversando
a sinistra per prati piuttosto ripidi.
Continuando a sud (il sentiero pero' da qui' non e' piu'
visibile) si punta verso la cima della Costa Soracase.
 (21.11.1992 con Claudio Cima)



( Marzo 1974- Tentativo di coll. radio Socc. Alp. occasione invernale F.Miotto e R.Bee sul Burèl 
 
ore 2 da Candaten
dislivello mt.600 circa
Non c'e' acqua sul percorso.


                                                   La Forcella di Costavièro per le Zingiolàde

      
La forcella di Costavièro (m.1450 c.) per le  Zingiolàde, un complesso di cengie da cacciatori sui versanti Nord-ovest della Pala Alta. L'accesso avviene dal sentiero per la chiesetta di S.Giorgio dal punto più vocino alla cresta (tornante - bivio per Pala Alta) che guarda la Val Greva (m.1300). Si scende diagonalmente per la  testata scoscesa della V.Greva per tracce di animali. Il percorso è impervio, purtroppo non ho appunti nè un ricordo preciso per poter descrivere la salita, ricordo dei traversi per pala erbosa quasi verticali come  punto chiave del percorso oltre il vallone di Greva prima di giungere alla forcella.  Nella foto Gianni Giordani è già sulla forcella.
L'importanza per i cacciatori della forc. di Costavièro era la possibilità per la selvaggina di giungervi per l'alta Val Laresè a sua volta accessibile per la forc. di Val Orba dlla Costa Soracàse.   
                                                             
Sulla cresta sovrastante a sud  l'alta Val Greva evidenziato il punto di accesso per le Zingiolàde (m.1305 c.)  che si stacca dal percorso per la Pala Alta. Il bivio dal sentiero per S.Giorgio è a m.1230 c.

                      
                                 La Costavièro della Pala Alta  con il complesso delle Zingiolàde
     



                                                       Salita al M.Talvena da Tovena
                                             (traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)

E' una escursione con grande panorama della Valbelluna, da compiere anche in mezza giornata.
Si parcheggia l'auto in località Tovena, dove vi è anche una fontana. Segnaletica per M.Talvena e sentiero nr.512.




   
                               La mulattiera sale tra boschi da legna molto incavata nel terreno

  
                      Il sentiero sale ben largo sino alla cresta sommitale - Il M.Peròn dalla cima

                                 Panorama dalle Valli di Bolzano al Col di Roanza e Belluno

Si sale dapprima per pista forestale, superando alcune abitazioni ben ristrutturate e qualche rudere, poi per larga mulattiera che scorre incassata nel terreno e salendo con ampi tornanti sino ad uscire dal bosco alla quota di circa 1200 metri. Da qui vi è uno splendido panorama sulla Valbelluna. Il sentiero diviene più esile ma sempre ben battuto sino ad un piccolo ripiano a quota m.1430. Ora si sale diretti verso l'antecima del M.Talvena seguendo tracce di sentiero molto evidenti sino alla quota di m.1501.
La discesa è stata volutamente fatta in mezzo al bosco per esercizio di orientering. Non è pericolosa ma segue nel fitto bosco le tracce di animali ed è tutta da fare con l'ausilio del GPS, si raccorda al sentiero di salita alla quota m.1079. Per persone poco allenate si consiglia il ritorno per stesso percorso.
Cartografia 1:25000 nr.024 Belluno GPS-UTM - Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi Tabacco 1:25000 GPS-UTM
Circa ore 4.00 per andata e ritorno - non vi è acqua sul percorso.
Ulteriori informazioni:
http://www.lemontagne.it 

                               La Pala Alta e più basse  le crestine della Forzèla dei Tòr


                                  Oltre la cresta della Forzèla dei Tòr le Pale ed in fondo il Burèl


                                                     M.Talvena da Nord salendo la Pala Alta


                        Dal M.Serva  In primo piano da sx il M.Talvena e M,Tesa, cresta dei Tòr. 


                             La cima del M.Talvena raggiungibile dalla cresta  con un piccolo saliscendi 


                                  Oltre la cresta sommitale il M.Terne, M.Zervòi ed il M.Serva






                                        Salita da Barp al M.S.Giorgio m.1355


                      Ritaglio da carta TABACCO 1:25000 - Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

E una escursione piacevole e molto facile, ad esclusione degli ultimi sessanta metri di dislivello oltre la Chiesa di S.Giorgio che sono ripidi con alcune facili balze da superare. Il panorama salendo è quello del versante ovest della Pala Alta , la cresta turrita dei Tòr con il versante ovest del M.Talvena. Le Zingiolàde, un sistema di cenge inclinate che aprono varchi sulla Spalla ovest della Pala Alta denominata Costavièro, si lasciano ammirare salendo la parte alta del percorso. Il tempo di percorrenza è di ore due andata e ritorno escluse le soste.
L'avvicinamento con l'auto si fa per Barp, un paesino sito tra Bolago e Tisoi da dove una strada asfaltata, passando per il Pian dei Castaldi porta allo spiazzo sterrato a quota m.970 dove è possibile parcheggiare. La valle che si risale sulla sua dx orografica è la Val Gresàl.


                                                      La caratteristica porta in pietra di q.1100 
  

Si risale per larga mulattiera con media pendenza superando a m. 1065 il bivio per Tisòi- Cas.Zoppa e quindi si passa sotto ad un'intaglio roccioso dove è stato costruito un arco di pietra che costituisce una porta semi-naturale. (m.1100). Il muro è stato arricchito recentemente di una scultura di madonnina in pietra gresalina. 
La mulattiera sale con tornanti la pala mugosa volta a sud superando a m.1230 il bivio segnalato per la Pala Alta.
Tagliando verso ovest sotto la affilata cresta Nord-est del M.S.Giorgio si perviene alla Chiesetta omonima sita a m.1290 sopra ad un pulpito roccioso scavato in parte artificialmente. Il percorso adatto a famigliole finisce qui dove vi è anche una panca in legno ed un sentierino con parapetti porta alla sottostante area attrezzata per pic-nic.
Per giungere in vetta si risale la balza rocciosa aiutandosi con uno spezzone di corda fissa seguendo un ripido sentierino contorto che fa superare alcune piccole balze rocciose senza difficoltà.
La vetta del monte S.Giorgio è a m.1355 ed offre un ottimo panorama sulla dorsale Nord del M.Peròn, sui Monti del Sole e sulla sottostante Val Cordevole. E' anche un formidabile punto di osservazione sulla Costavièro e sul versante ovest della Pala Alta. Vi è una scultura in pietra ed una lucente piccola croce metallica.

 
     Sul sentiero panoramico un mugo centenario                   Il M.Peròn che i romani chiamavano Martiniano

                                               Dalla vetta del M.S.Giorgio verso il M.Peròn

                                                Dalla vetta del M. S.Giorgio verso i M. del Sole

                     Dalla vetta del M. S.Giorgio verso la Pala Alta. A sx le Zingiolade della Costavièro

La Chiesetta di S.Giorgio
Si dice potesse essere il luogo di antichissimo culto pagano romano. Non dimentichiamoci che a Bolago era stata rinvenuta una lapide funeraria romana con iscrizione. La datazione della chiesa è del XV secolo ma non è sicura. Quasi tutti i luoghi di culto pagano furono trasformati in altarini o chiesette nel primo millennio d.c.
Fanno arricchire la chiesa le statue della Madonna con Bambino e dei santi Giorgio e Salvatore vescovo. In alto c’è una tavola con l’immagine del Padreterno. All'interno un mobile in legno del XVII secolo ma tutta la mobilia ed inferriata di ingresso sono cose recenti (1929). Si dice altresì che potesse essere stata costruita ed usata come eremo benchè sembra non via sia acqua nei dintorni, e che fosse legata al monastero di Vedana. La festa di S.Giorgio è il 23 Aprile. In quella data era usanza portare i bambini restii a cibarsi di formaggio alla chiesa perchè imparassero a mengiarne. (Sembra che esista un testamento per il lascito della chiesa datato 1398)

  
                                                       La chiesa di S.Giorgio a m.1290

        
Ritaglio da: BARPO GIO BATTISTA 'Descrittione di Cividal di Belluno e suo territorio' 1637 stampa 1690 rist. 1975 - Nuovi Sentieri Editore  


           Iscrizione sul portale di ingresso: 'ECCE - ELONGAVI - FUGIENS - ET - MANSI - IN - SOLITUDINE '
         Questa frase definisce una persona che dopo essere fuggita a lungo decise di rimanere in solitudine





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