!-- Google tag (gtag.js) -->

Pale di S.Lucano - Piumovimento dalle Dolomiti

Escursioni e curiosità storiche con testi di Gian Garzotto
(Sito parzialmente in costruzione)
Vai ai contenuti

Pale di S.Lucano

Dolomiti > Dolomiti Agordine > Pale S.Martino- Focobòn


                                        Anello per Creste di Caoz (dalla Val di Garès)
                                            (traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)

Bellissimo panoramico anello per la forcella di Caoz e le creste di Palalade dalla Val di Garès tutto per sentieri segnati CAI. L'anello può essere compiuto anche dal camping Col di Prà nel mezzo della Val di Garès, si consiglia la salita per il tratto più ripido in mezzo al bosco per poi godere di tutto il panorama lungo la facila discesa.
Parcheggio dopo km.2.5 da Canale d'Agordo presso l'area di Pic-nic sita sulla dx orografica della valle.
Si sale per pista forestale con divieto sino al bivio (segnaletica) dal quale verso est si diparte il sentiero n.762 dapprima un poco incerto (è un buon sentiero, segnato punteggiato come difficile, ma non lo è) poi con grande carreggiata classica delle opere militari.

(Cima Pape,Palalade, Altopiani del Rosetta erano predisposte durante il primo conflitto '15-'18 come seconda linea difensiva) . Si supera un tratto su facile cengia munita di una corda fissa per la roccia scivolosa ed il sentiero compiendo moltissimi tornanti giunge alla baita di Caòz sita sul versante nord della omonima cima a quota m.1825. Diagonalmente si perviene poi alla forcella di Caòz (segnaletica su palo) Ore 2.45 circa. Si prosegue in quota verso sud per sentiero n.759 ben battuto. (cinquanta metri sotto vi è il ricovero Casera Doff, con acqua, stufa ed ottima possibilità di ricovero) Ora si percorrono tutte le creste che si presentano erbose e prive di vegetazione in direzione sud, talvolta su buon sentiero che si tiene proprio sul filo di cresta sino alla casera di Campigàt, altro ottimo ricovero abitato dai pastori in estate. (Ore 1.30 dalla forcella di Caòz) Si segue la larga mulattiera che si diparte calando a nord della grande stalla, superando il bivio ( m.1656 per la Casera di Valbona), si prosegue verso nord calando a tornanti sino al ristorante di Pian di Giare a quota m.1350 dove si arriva anche con l'auto. (ore 0.40 da Campigàt). Si segue la rotabile verso nord per duecento metri sino al ponte sul torrente Liera che non si attraversa seguendo la pista sulla dx orografica che poi diviene strada bianca.
Lasciato a sx il ponte per il Camping di Col di Prai, si perviene al Park. (km.4 dal ristorante, ore 1 circa).

Dislivello m.1000 circa - sviluppo Km.12.5 - ore 5-6
Cartografia Tabacco 1:25000 n.022 Pale di San Martino GPS-WGS84

Ulteriori informazioni:
http://www.infodolomiti.it
Gal


                                                                       Malgonera
                                             (traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)

Un anello attorno alle valli sovrastate dalla Cima di Caoz, dapprima in bosco di conifere e poi per aperti e panoramici pascoli di alta montagna. L'itinerario tocca i ricoveri agibili in muratura di Malga Malgonera, Casera dei Dof, Malga di Campigat (o Cesurette) dove è possibile il rifornimento di acqua.
L'inizio è presso la frazione di Col dei Prà, in fondo alla Val di S.Lucano (Campeggio) dove la strada presenta un divieto (m.900).Si segue la larga mulattiera che si ricongiumge alla strada alla quota di m.1126 e si prosegue sino alla località Pont (bellissime cascate) dove si abbandona la strada e si attraversa il torrente Bordina per un ponte che porta sulla sx orografica della valle. Si segue la ripida mulattiera che porta ineqivocabilmente alla ex malga di Malgonera (m.1581-punti trigonometrici ore 2.00 dal park)
Si prosegue in salita ancora per ottima mulattiera tra bosco e prati sino al ricovero dei Dof a quota mt.1876.(ore 1 da malgonera)
Dalla Casera si prende ad ovest seguento un sentiero che porta a ricongiungersi sessanta metri sopra con il sentiero n.759 (visibile dal basso) nei pressi di forc. Caoz (m.1944).
Si segue il tracciato del sentiero n.759 verso sud tagliando i pascoli della Cima di Caoz e delle creste di Palalade con un stupendo panorama sulle Pale di S.Martino e Altopiani del Rosetta.
Si giunge alla Casera di Campigàt in circa ore 1.45 dalla casera dei Dof.
Dalla malga di Campigàt si segue la pista forestale che, passando per la Casera Pian della Stua a m.1380 riporta a ricongiungersi al percorso già fatto per la salita in località Pont.
Da Campigat la discesa della Val di Reiane sino al park impegna per circa due ore.

Dislivello complessivo mt.1100 - Sviluppo Km.16.5 - ore 7 circa
Cartografia Tabacco 1:25000 n.015 GPS-WGS84 Marmolada - Pelmo-Civetta -Moiazza




                                        GIRO AD ANELLO ALLA CIMA DI CAOZ


Il percorso si svolge oltre la testata della Val di S.Lucano
(Detta la Val Bissèra) con salita per la Valle di Malgonera
e discesa per la Val di Reiane.
Il percorso e' in parte segnato dal CAI di Agordo.

Dalla alta Val di S.Lucano si prosegue oltre la localita'
Col di Pra' (vi sono due Locande) oltrepassando il ponte di
legno (divieto per strada non collaudata) e salendo quattro
tornanti che portano in localita' Pont, vicino alla bella
Cascata dell'Inferno. mt.1150 - Parcheggio per circa una
ventina di auto. (disliv. dal divieto di circa 280 mt.,
un'ora di cammino circa).
Si attraversa il ponte in legno seguendo il segnavia CAI 764
(segni rossi) e salendo diagonalmente per una ripidissima
pista forestale cui seguono molti tornanti, in mezzo ad un
fitto bosco di abeti e larici.
La pista e' sempre molto larga, si supera anche una frana che
sta corrodendo la mulattiera e si sale ancora fino a superare
la Val Grande con un piccolo guado (acqua) a circa 1350 mt.
(Appena oltre il guado, a destra in discesa il bivio per la
Cas.ra Gardes e forc.Gardes.)
Si prosegue per la larga mulattiera che sicuramente era
agibile ai trattori e salendo per bosco sempre meno fitto si
perviene alla radura dove vi erano le malghe di Malgonera
(ora ruderi) ed ora sorge il bel ricovero Baita Malgonera a
mt. 1581 (acqua-gestito nel periodo estivo da volontari vene-
ziani del CAI nell'est.1994)

La Baita Malgonera e' dotata di cucina economica, tavole,
panche. (riadattata nel 1991)
La parte superiore e' adibita a dormitorio che puo' ospitare
circa una ventina di persone. Due piccole stanze fungono da
ripostiglio sul retro.( Dalla Baita un sentiero cala verso est nella Val di Malgonera
che poi risale sulla costa boscosa opposta. Nr.764.
( Altro sentiero si inoltra in quota nel bosco verso ovest,
passando davanti alle malghe dirute.
Il sentiero per la Casera ai Doff sale verso nord sulla costa
appena ad ovest della Baita.

Scesi di qualche metro si risale la costa ad ovest della
baita per traccia ben marcata e si entra nel bosco di pini
che lascia spazio ad una stupenda radura cosparsa di massi.
Si entra nel bosco stando attenti ai segni rossi e poi la
mulattiera si presenta in tutta la sua ampiezza, risalendo
la costa diagonalmente sempre con pendenza moderata;

Si supera ad un tornante un canalone roccioso (acqua) ed a mt.
mt.1800 circa un segno rosso sopra ad un masso in basso a
sinistra evidenzia un bivio: una mulattiera si stacca in
leggera discesa (e costeggia in quota tutta la montagna sino
al Bivacco dei Cacciatori di cui si parlera' dopo.)
Si giunge al bellissimo pascolo della Casera ai Doff che e'
caratterizzato da due conche prative separate da una fascia
rocciosa. Molti sono i ruderi che testimoniano la presenza
pastorale nella zona: Vi sono tre casere dirute, ed almeno
tre-quattro caserine di cui resta solamente il perimetro dei
muri. (mt.1876)
Nel rudere piu' grande e' stato ricavato un ricovero con
lamiere ed assi di legno. Esso puo' dare riparo in caso di
improvvisi temporali.

All'altezza dei due ruderi vicini, un sentiero taglia la
( costa verso Nordest in leggera salita e prosegue in direzione
della forcella Pape. (segue un'acquedotto -
La forc. di Caoz si presenta in realta' come una doppia
forcella: e' possibile raggiungerla in due modi.
La forc.di Caoz e' raggiungibile in breve (5 min) salendo su
diritti dalle due costruzioni dirute oppure salendo obli-
quamente per un dislivello di circa quaranta metri verso
ovest e ricongiungendosi con il marcato sentiero che scorre
sottocresta, raggiungendola. mt.1944
( Dalla Forcella e' visibile la Casera Caoz sul versante
opposto; in buone condizioni, appare come un bivacco che
puo' offrire riparo a quattro-cinque persone. E'
raggiungibile in circa 10 min. di sentiero.
Dalla forcella un sentiero prosegue sottocresta verso
nord-est in direzione delle cime dei Vanediei (mt.2380)

Dalle due costruzioni dirute si traversa la conca tenendosi
piu' alti dei ruderi e poi si sale una quarantina di metri
in direzione della cima di Caoz. Il sentiero poi traversa
molto ampio a sud della cima sopracitata e con qualche breve
saliscendi, ma in genere in leggera discesa ed attraversa
ad arco tutta la conca prativa sino a giungere nei pressi di
una forcella pratosa a quota mt. 1994.
Dalla forcella si gode un bel panorama sul Focobon e malga
Stia, sopra a Gares.
Da qui' un sentiero cala verso localita' Palafachina
piuttosto ripido, passando per Palalada, vrso nordovest.
Altro sentiero cala a sud in direzione del ben visibile
Bivacco dei Cacciatori (acqua).

Si prosegue in quota con leggeri saliscendi sino ad un
ghiaione che si supera tenendosi sopra ad esso, pervenendo
ad uno stupendo piano erboso che sembra quasi artificiale.
Esso e' sito qualche metro sottocresta (mt.1990), lo si
supera attraversando una valletta e poi si abbandona il
sentiero calando per traccia sino al Bivacco dei Cacciatori
che e' stato costruito sopra ad un dosso, a mt. 1970 circa.
(Il sentiero in cresta porta in circa 20 min. alla forcella
delle Cesurette)

Il Bivacco, in legno, e' stato eretto nel 1993 dai cacciatori
della Val di S.Lucano.
Esso e' dotato di tavolo interno ed esterno, panche, ma non
e' ancora rifinito alla data Maggio 1994.
Due sorgenti d'acqua perenne sgorgano una circa una
quarantina di metri a nord-ovest della costruzione (sentiero)
L'altra circa venti metri di dislivello e circa
centocinquanta a sud-ovest dello stesso.(traccie)

Si prosegue per il sentiero che cala diagonalmente a sud del
bivacco (direzione Cesurette) in discesa moderata.
Si tratta di una bellissima strada di chiara origine militare
che mostra ad ogni curva la caratteristica massicciata e
mantiene sempre una pendenza quasi costante.

NB: La zona era stata fortificata dalle truppe italiane e
considerata una seconda linea nel primo conflitto mond.
quindi tutto l'intrico di mulattiere e' stato dapprima
di origine pastorale, massicciato poi dai militari per
il trasporto di pezzi d'artiglieria.

Si cala con innumerevoli tornanti per la strada militare che
supera lasciando sulla sinistra una capanna in legno e si
raccorda con una pista forestale che riporta esattamente dove
era stato attraversato il torrente Bordina.
(ore 0.40 dal bivacco)

Dislivello mt.900 circa.. Ore 5 circa
Acqua: Malgonera- a q.1800- al Bivacco -



Malga Campedèl
                                              (traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)

L'anello per Malga Campedèl si svolge alle falde della Cima Pape o Sansòn e permette di godere del panorama sia sul versante del M.Civetta che sulle Cime d'Auta e Pala di S.Lucano. E' un facile tour seppur con un dislivello rispettabile.
Si parcheggia l'auto in località Bogo, sui parcheggi gratuti della piccola piazzetta antistante il paesino.(m.1194)
Si sale seguendo le indicazioni per sentiero n.759 proprio in mezzo al paese e poi per ripida mulattiera sino alla frazione superiore di Cioit (bellissima fontana ricavata da un monoblocco di pietra). Superate le case ci si raccorda con la strada forestale che si segue in salita lasciando poi a destra il sentiero n.757 (che percorreremo al ritorno). Si può seguire ad un tornante una scorciatoia segnata per poi giungere al tornante dove la segnaletica indica per Cima Pape, Campigol e La Busa e quì si abbandona la strada.(m.1565). Superati i resti del 'Cason' crollato, si perviene ad un bivio (sent.759-760) dal quale si prende ad ovest salendo il colle che porta alle casere di Mandrìz (in pessimo stato al 2012, tuttavia possono offrire riparo). Si sale ancora sino al raccordo con il sentiero che taglia pressochè orrizzontalmente tutto il versante est della Cima Pape (Bivio a m.1870). Verso sud a 150 mt. lineari le belle casere private di 'La Busa'.
Si prosegue verso nord, risalendo sino ai Tabià di Campigol, tutti ristrutturati e privati, da queste ampi prati la Cima Pape si staglia possente verso sud. Scavalcata la piccola forcella a nord delle costruzioni che è anche il punto più alto del tour (m.1966 - Col di Boi) si cala alla Malga di Campedèl, anch'essa privata ed in buone condizioni. (ore 2.45 circa - acqua)
Per ritornare si segue il largo sentiero n.757 che cala verso est dal lato sud delle costruzioni, sfiorata la pista forestale (che sale dal tornante prima del ripetitore radiotelefonico di Martin) si scende ulteriormente per sentiero che raccorcia i tornanti oppure per la strada, ritornando per il tragitto già fatto al park di Bogo.(ore 1.20 dalla Malga Campedèl)

Ore 4.30 circa - dislivello m.800 - sviluppo km 6.5
Cartografia Tabacco 1:25000 n.22 Pale di San Martino GPS-UTM



                                                Anello per Malga Vecia in Val di Garès
                                                (traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)

Anello per Casera Vecia nella Val di Garès. E' un percorso che tocca ben quattro costruzioni che anticamente erano malghe adibite al pascolo del bestiame. Si parcheggia circa duecento metri prima del Camping Lastei (Pian de Sabiòn) seguendo la pista forestale che da Mezzavalle si inerpica per un prato verso ovest (indicazione 754). La pista diviene ottima mulattiera di stile militare che non si presta ad equivoci e, passando per un 'Cason' alla quota di m.1585 perviene al bivio (m.1803-indicazioni verso sud per cas. Tamer). Si prosegue a destra in salita pervenendo agli ampi ed aperti pascoli della Casera Vecia, costruita dietro ad un roccione come riparo dalle slavine invernali.(m.1930 - errata la quota 1965 sulle carte).
La Casera è stata ristrutturata recentemente ed è in ottime condizioni. Si prosegue verso sud pressochè in quota seguendo il sentiero segnato CAI n.754 che con qualche piccolo saliscendi perviene alla quota di m.1954 ad un costone con radi alberi che va disceso direttamente verso sud-est (rada segnaletica - traccia esile) sino alla Casera Tamer a m.1827 (fontana attiva)
La Casera Tamer è ben tenuta ed in buone condizioni. Chi volesse fare la discesa per larga mulattiera deve ora volgere verso nord, pressochè in quota sino a raccordarsi con il percorso già fatto al bivio di quota m.1803 (circa 10 minuti).
Per chiudere l'anello lungo il percoso tracciato dal GPS (NB:solo per esperti) bisogna scendere un sentiero diagonalmente per il bosco, frontalmente alla casera verso sud-ovest per circa centocinquanta metri lineari. Non si attraversa l'ampia valletta senza vegetazione (lavinàl) ma si scende a tornanti per esili tracce mantenendosi nel bosco sempre paralleli alla sopracitata valletta ma sulla sua sx orografica mantenendosi sempre sulla costa. Alla quota di m. 1600 dove la costa diviene aguzza è sito il Casòn della Mandra Veia, detto anche Cason del Dedea.
(In cattivo stato, ma può offrire riparo dalla pioggia).
Si cala ripidi verso sud nella valle per circa trenta metri seguendo poi sulla sx orografica un buon sentiero che offre l'unica possibilità di scavalcare la dorsale rocciosa per una sorta di valico a m.1540. Giù per buon sentiero dapprima con stretti tornanti che poi si fanno sempre più comodi sino ai piani (palestra di roccia su due grandi massi) dove ci si collega alla rotabile a m. 1230, duecento metri a monte del Camping Pian de Sabiòn.
Ore 5-6 - dislivello m.780 -
Cartografia Tabacco 1:25000 GPS-UTM n.022 - Pale di San Martino




Torna ai contenuti