Antelao- Rif.Galassi
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SALITA PER VIA COMUNE AL M.ANTELAO (m.3264)
Il percorso e' segnato sulle carte come sentiero difficile.
L' ascensione e' da considerarsi difficile, adatta solamente a
chi ha dimestichezza con le vie ferrate, in quanto presenta
piu' punti su roccia con passaggi di 1^ e 2^ grado, talvolta esposti.
Da S.Vito di Cadore (m.1010), proprio dinnanzi alla Chiesa, si
imbocca la strada per il rif.SCOTTER PALATINI; essa e'
asfaltata fino alla quota mt.1300 circa, poi e' sterrata, con
qualche tratto asfaltato e porta fino al suddetto rifugio a
quota m.1580. (Parcheggio).
Dal Rif.Scotter si prosegue per pista forestale, dopo un
tornante si abbandona la pista prendendo verso destra (est) e
salendo il sentiero che attraverso un terreno ghiaioso, in
mezzo alle mughe porta fino sotto alle crode (m.1877) dove vi
e' il bivio per il rif.S.Marco e rif.Galassi.
Si prosegue verso sudest salendo diagonalmente per un ghiaione
e poi rimontando con qualche tornante fino alla Forcella
Piccola, a mt. 2120. (ore 1.20 -mulattiera, segnaletica)
NB: un altro sentiero sale verso la forcella mantenendosi
grossomodo sotto alla linea telefonica, sulla destra del
vallone a nord dei "Becchi d'Imposponda", esso si ricongiunge
poi a quello descritto alla Forcella Piccola.
NB: pernottando al rif.Galassi, in cica 15 min. si perviene
alla Forcella Piccola, con un dislivello di 100 metri.
Alla forcella si possono notare delle opere militari risalenti
alla prima guerra mondiale (gallerie). Si tralascia la larga
mulattiera che oltrepassata la forcella cala ad est verso il
Rif.Galassi (in cinque minuti). Si imbocca il sentiero
segnalato ben marcato che sale a sud verso il ghiaione
nord dell'Antelao. (segnaletica per Biv. Piero COSI e M. Antelao).
Il sentiero diagonalmente porta all'attacco della 'Bala'
Rimontata la spalla erbosa, si prosegue un po' in cresta e poi
sotto alle rocce, mantenendosi alti sul ghiaione, poi lo si
risale con qualche tornante e lo si taglia verso destra
(Sudovest) fino all'attacco delle liscie roccie. (lapide
commemorativa di una persona caduta dalla cima soprastante,
"La Bala").
Si salgono dieci metri su per la lastra rocciosa e poi si
traversa verso destra salendo verso una cengia. Qui' una
traccia di camosci trae in inganno e bisogna abbandonare la
cengia salendo ancora in direzione opposta, si percorre
altra cengia rocciosa (chiodo) e poi si salgono quaranta metri
(rooccette) di 1^ grado fino alla cresta della Bala. (muretti e
piccole fortificazioni militari). mt.2500 circa.
Seguendo il filo di cresta per cengia (non percorrere le
cengie piu' basse dove purtroppo portano i segni) si supera un
piccolo avvallamento. (chiodo)
Poi si sale per sentiero ghiaioso tra lastroni di roccia
mantenendosi sul versante ovest della montagna, fino ad un
pulpito dove bisogna scendere e risalire una forcelletta fatta
a V ben visibile anche dal basso, (passi di 2^ grado) sopra ad
uno stretto canalone sempre ghiacciato. (chiodo)
Sempre camminando su lastroni rocciosi ricoperti da ghiaia, si
seguono gli ometti di roccia che portano verso la parte destra
di una fascia di rocce che sembra sbarrare il passaggio.
Le laste inclinate di salita
Qui' un inaspettata spaccatura della roccia (mt.3000) offre un
semplicissimo passaggio fatto a trincea che porta sopra alla
fascia di rocce. (grotta, possibilita' di ricovero)
Sopra alla fascia di rocce, si punta verso la cresta rocciosa
di sinistra (est) che si segue lungo una spaccatura fino ad
un altro passaggio a mo' di trincea. (mt.3111).
Qualche metro prima di questa spaccatura a sinistra, al di la'
della cresta rocciosa, e' sito il bivacco Piero COSI (m.3111) del
tipo fondazione Berti, corredato con quattro letti e due
tavolini con panca. In caso di emergenza il bivacco puo'
offrire riparo a circa 8 persone.
NB: nell'inverno 2014 un distacco di roccia ha travolto e distrutto tutta la zona dove era sito il Bivacco Cosi che oggi non esiste più. era stato costruito nel 1956.
m.3111 - Bivacco Piero Cosi
Attraversato il passaggio a mo' di trincea, si prosegue
salendo diagonalmente verso sinistra, sottocroda, fino alla
crestina , che presenta un passaggio di 2^ grado su roccia
unta e liscia. Superato il passaggio, si scende un passo e poi
si traversa verso sud fino alla forcellina alla base del
classico "gnocco" sommitale del M.Antelao, ben visibile dal basso. (mt.3200)
Si sale un facile canalino roccioso di 1^ grado e poi per
facili roccette e' possibile salire in vetta sia salendo sulla
sinistra, (piu' difficile ma meno esposto) sia sulla destra,
(meno difficile, esposto con corda metallica) del cocuzzolo
sommitale del M.Antelao.
La nuova croce di vetta dell'Antelao m.3264
Dalla vetta verso S.Vito di Cadore con la strada che sale al rif.Palatini-Scotter
Sulla vetta vi e' un ometto di sassi, vi e' una croce in legno
rudimentalmente fabbricata e che certo non sopravvivera' al
tempo, il libro di vetta e' inserito tra grossi pietroni e
bisogna cercarlo. (notizie del 8/1993)
Dalla Forcella Piccola circa ore 3.15.
E' consigliabile avere una corda o cordino di 20-30 mt. sullo
zaino, con qualche moschettone, onde usarla come corda fissa
nella eventualita' che ci si senta insicuri nei 4-5 passaggi piu' impegnativi.
Dislivello mt.1700 circa.
ore 4.30 dal rif.Scotter.
discesa al rif. Scotter circa ore 2.30
Non vi e' acqua sul percorso, eccetuata quella che si puo'
ottenere dalla fusione di ghiaccio, sempre presente nelle
spaccature della roccia sopra i 3000 mt.