Castello della Gardona
Dolomiti > Escursioni culturali
Percorso ad anello per il Castello della Gardona di Castellavazzo
Si tratta di una escursione per tutti, lungo sentieri e stradine con indicazioni turistiche e spiegazioni ambientali e storiche dei luoghi.
Dove si parcheggia l'auto vi è il museo della pietra, un luogo dove sono raccolte tutte le informazioni sulla cava e lavorazione dlla pietra, un antico mestiere locale-
Avvicinamento: Da Castellavazzo si sale per la strada asfaltata veso Olantreghe, parcheggiando l'auto al primo tornante presso il Museo della Pietra a m.535. Molto vicino il vecchio stabilimento in disuso per la produzione di cemento.
Dal parcheggio presso il museo, ci si inoltra per il percorso segnato che passa proprio dietro al muro di cinta del cementificio. Si scende sino raccordarsi con la stradina rotabile che scorre parallela alla valle e quindi per sentiero dotato di indicazioni e parapetticon piccoli saliscendi sino alla fortezza.Il percorso poi risale sino a sfiorare le rocce della montagna e ritorna verso Olantreghe sino al museo della pietra.
Il percorso impegna per circa due ore. Dislivello circa 150 m.
Nota storica
Nel 1500 la Gardona ebbe una fondamentale importanza come baluardo difensivo contro l'invasione tedesca.
Il 4 febbraio 1508 Massimiliano, fattosi incoronare a Trento imperatore dal legato pontifìcio, iniziava le operazioni di guerra contro Venezia facendo avanzare le sue truppe per la valle dell’Adige, la Valsugana e il Cadore, onde dividere le forze venete ed annettersi poi i territori conquistati.
Giunti alla Chiusa di Venas i tedeschi combatterono quattro ore per superarla ed i 60 fanti col padovano Malfatti ed altri cadorini non poterono fermarli, mentre il Barnabò era di nuovo scappato. Allora un reparto tedesco venne mandato per Vinigo e Sadorno ad aggirare il fortilizio: accortisi dell’aggiramento i cadorini si ritirarono nel castello di Pieve ed il Malfatti coi suoi uomini scese lungo la Valle del Piave fino alla fortissima posizione della Gardona: "… Malfato padoan con 60 fanti ala chiusa... poi si reculò, dani e saco ale case.…".
Lo spigolo nord-ovest del castello molto angolato ed affilato per resistere alle slavine di neve che scendevano nella stretta valle dove era stato costruito.
NA: è un patrimonio storico. Mi permetto di sollecitare un ragionevle taglio di vegetazione (foto del 2009)
Link di accesso al sito del Museo della Pietra e degli scalpellini di Castellavazzo