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Canin-Sella Nevea - Piumovimento dalle Dolomiti

Escursioni e curiosità storiche con testi di Gian Garzotto
(Sito parzialmente in costruzione)
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Canin-Sella Nevea

Dolomiti > Dolom Friulane

Sella Nevea: Anello per Sella Prevala e Sella Robon
(traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)

Ritaglio di Carta Tabacco 1:25000 GPS-UTM n.27 Canin-Valli di Resia e Raccolana


Il Rifugio Gilberti con gli impianti di Sella Nevea m.1850


Gli impianti di Sella Prevala m.2100


Quasi arrivati a Sella Prevala per i piani di Prevala

Una escursione che sfrutta gli impianti a fune di Sella Nevea, per ambiente fortemente carsico, tra appicchi, nevai e foibe, su mulattiere della grande guerra sopra a luoghi che hanno vissuto le prime fasi della grande guerra.
Al rif. Gilberti (m.1850) si può arrivare con la funivia ed anche con l'ovovia che sale poco sotto al piazzale di Sella Nevea. Si cala dietro al rifugio ed in leggera discesa si guadagna per sent. n.636 il Piano del Prevala che andrà seguito per tracciato segnato che sfiora due nevai. Salendo poi per la pista e mantenendosi poi sulla sx orografica per largo sentiero si raggiunge la sella Prevala dove una seggiovia si diparte verso gli impianti del M.Canin in Slovenia. (m. 2067 -confine - iscrizione - ore 1)
Si risale diagonalmente la pista tagliata nella roccia che porta all'arrivo della funivia dal rif. Gilberti e senza salire agli impianti si prosegue per una stradina in leggera discesa (sent. n.636). Seguendo in discesa la mulattiera di guerra, tra roccie modellate e cavità si raggiunge il bivio a m.1866 (nei pressi, 250m a nord ovest, i ruderi del comando italiano di settore). ore 0,40.

Il crocevia con indicazioni presso il comando italiano di Zona della prima guerra m.1866


il rosso bivacco Modonutti-Savoia m.1908


Prima della discesa: a sx in alto il  bivacco Modonutti-Savoia m.1908 e Sella Robon m.1866

Si abbandona il sent. n. 636 che cala a Sella Nevea e si prende ad est seguendo la larga mulattiera che eviidentemente era adatta al traino di pezzi d'artiglieria. Si raggiunge in discesa, con qualche saliscendi, la conca sottostante alla Sella Robon (visibile sulla sx della sella il rosso bivacco Modonutti-Savoia m.1908). Si risale con ampi tornanti sino alla sella Robon (m.1866) e tra fortificazioni e trincee sino al Bivacco. - Cartelli illustrativi, panchina- (ore 1.20 dal bivio - caserma comando di q. 1866)

Ultimo tornante prima della Sella Robon, il sentiero appena fatto


Sella Robon m.1866 . i circoletti indicano le casemette di guerra


Fortificazioni di vetta  sulle creste


Dalla Sella Robon verso la Slovenia

Indicazioni del sentiero 654 che cala nel versante Sloveno dalla Sella Robon

Il ritorno viene fatto scendendo nella conca e seguendo il sentiero n.637 che si destreggia sempre ben largo e massicciato tra salti di roccia sotto le pareti del M.Robon, passa oltre la sorgente del Pian delle Lope a m.1592 e con qualche piccolo saliscendi si ricongiunge alla pista forestale circa 1.5 km da Sella Nevea. (discesa ore 2 circa)
Dislivello dal rif. Gilberti m. 500 - sviluppo km.13 - ore 5 circa


Ritorno: Pareti lisce e caverne di guerra a m.1750

Cartografia Tabacco 1:25000 GPS-UTM n.27 Canin-Valli di Resia e Raccolana
Sella Nevea è diventato un grande comprensorio sciistico con il collegamento agli impianti di Bovec sul M.Canin in Slovenia. L'attivazione della Funivia di Sella Prevala consente infatti di sciare in entrambi i versanti del gruppo montuoso. La sciata fuori-pista è sconsigliata per il terreno fortemente carsico, fitto di appicchi rocciosi doline e foibe che rendono veramente pericolosa la discesa.




Salia al M.Canino (Kanin) da Bovec
(utilizzo in salita della funivia ma discesa di 2100 m. a piedi)




Impianto di funivia a Bovec a m.430

Si tratta di una escursione per escursionisti esperti in quanto il tragitto si svolge su terreno roccioso con vari punti attrezzati con cavo metallico. Volendo salire con tutta la famiglia, vi è la possibilità di restare nei dintorni della funivia compiendo piccole escursioni (ad esempio verso il Foro di Prestreljenik oppure al rifugio (koka) P.Skalarja.
La salita con funivia copre un dislivello di m.1700 circa, la salita con l'impianto comporta circa un'ora di tragitto. Al 2006 si compiono due balzi di fune.


Larrivo della funivia Soncni Kanin (m.2180), a dx la cima Zelena Glava m.2268

Dalla funivia si risale il ghiaione sino alla forcelletta che separa la cima Zeena Glava, mantenendosi a dx rasente le roccette si lascia a sx la stradina per il rif. P.Skalarja giungendo al bivio per il foro di Prestreljenik ben visibile a dx (si può salire alla finestra per ferratina facile). m.2310 circa mezz'ora.
Non c'è acqua sil posto ad esclusione di quella da fusione di neve.



Immagini del foro detto di Prestreljenik, vi si perviene per ferratina m.2350




Salendo già più alti della Zelena Glava m.2268


Il paesaggio fortemente carsico lungo il percorso di salita a sx rocciosa Velika Baba m.2161

Si sale per sentiero ben segnato per terreno carsico ove talvolta il cammino è disagevole, talvolta qualche piccolo passo in discesa. Si lascia a sx altro sentiero segnato a m.2370 che scende al rifugio P.Skalarja e si prosegue  lungamente per le ghiaie con leggera pendenza sino sotto il m.Ursic/Vrsic (m.2541).
Si attaccano quindi le facili roccette attrezzate con corde di ferro e ci si porta sulle creste che vengono seguite talvolta con passaggi attrezzati e piccoli passi in discesa. Bellissimo panorama sul Montasio.
Alla forcella del Kanin (m.2400 circa) ci si ricongiunge alla via attrezzata Julia proveniente dal versante italiano (rif.Gilberti) dove. proprio in cresta vi è assicurata l'ultima corda fissa metallica.


La cima del M.Kanin a m.2587 si perviene per rocce a dx


Il tratto attrezzato che conduce in vetta (forcella del Kanin)


Il bivio dove sbuca in cresta la Ferrata Julia dal rif. Gilberti


Vetta del M.Kanin m.2587

Il panorama dalla vetta è eccellente, si spazia dal Mangart al Tricorno, Jof di Montasio ma se c'è visibilità si vedono tutte le cime dolomitiche. La piana carsica ad est è un paesaggio lunare, sembra di sovrastare una grande serraccata di ghiaccio invece è un intrico di foibe ed avvallamenti dove la neve rimane perenne.


Panorama verso Jof di Montasio m.2754


Guardando verso la valle dell'Isonzo sul territorio ricco di inghiottitoi a 2500 mt.

Dalla cima del M.Kanin è possibile scendere per sentiero attrezzato verso il biv. Elio Marussich (m.2000) ed altresì possibile seguire le creste sino alla  vetta del Pod Kaninom (m.2429) in territorio italiano.
La discesa avverrà per stessa via sino al bivio alto per il rifugio  Peter Skalar's che si raggiunge in circa ore 1.40 dalla vetta. Acqua solamente da fusione di neve.



Vista sul M. Kanin ed a sx Pod Kaninom (m.2429)  scendendo verso gli impianti a fune


m.2250 - Due immagini del rifugio Peter Skalar's Cottage dove abbiamo mangiato






Discesa a Bovec dal rifugio  Peter Skalar's Cottage per Planina Godzec

Bisogna dire innanzitutto che la discesa a valle dalla vetta del Kanin per terreno carsico  impegna per 2100 mt. di dislivello e circa ore 5/6 per per persone ben allenate. E' d'obbligo quindi una buona sosta al rifugio.
Si scende a sud del rifugio per strati rocciosi seguendo segni sulle rocce per circa 300 mt. sino ad incrociare il tracciato che sale il Kanin per cresta sud. (indicazioni su masso). Si prende a sx (est) per Bovec. seguendo quella che era una stradina militare che porta in un amezzora ai ruderi di una casermetta italiana diruta. (m.1750)


Scendendo dal rifugio P.Skalar's, Il bivio su Sassi a mt. 1975


Ex casermetta degli Alpini diruta m.1750,  sede del Bivak Gorskih Resevalcev, la dorsale Torn v Skednju m.1645

Dalla casermetta si scende per tracciato evidente in direzione sud-est ad ampi tornanti mantenendosi a sud della cresta denominata Veliki Skedenj ben visibile sulla foto sopra la casermetta.
Si perdono circa 600 metri ed alla quota di m. 1150 (ruderi- piccolo piano) si prosegue dritti rispetto alla provenienza giù per mulattiera sommersa dalle foglie verso Est  (GPS consigliato)
a m.970 si incontra una pista forestale che si segue a nord per una ventina di metri e poi giù per sentiero a Sud sino  riprendere una pista forestale cento metri sotto all'altra.(m.870).
Si segue la pista forestale che, a larghi tornanti, passando sotto alla funivia, ci riporta a nord del paese di Bovec.
Questa ultima parte di percorso è un poco ostica per mancanza di segnaletica.  E' consigliabile avere con se un GPS per capire dove ci si trova  (quando siamo andati noi non avevo il GPS)


Sbocco del lungo sentiero sulla pista forestale dopo una discesa di 2100 m. su terreno carsico



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